Mostre 27 luglio-10 agosto: 

 

Premio Internazionale Il Segno – sesta edizione (mostra dei finalisti)

 

La ruggine e la luce (mostra tematica in tre capitoli)

Opere di Stefano Accorsi, Simone Boscolo, Andrea Boldrini, Valentina Carrera, Fabio Cuman, Nicola Elia, Paolo Facchinetti, Moreno Panozzo, Virgilio Patarini, Luigi Profeta, Edoardo Stramacchia, Morgan Zangrossi, Sasha Zelenkevich

cap. 1) Immagini in dissolvenza. Opere di Boscolo, Carrera (fotografia), Cuman, Facchinetti, Patarini, Profeta, Stramacchia, Zelenkevich

cap. 2) Fiat Lux. Opere di Accorsi, Boldrini, Carrera (pittura), Facchinetti, Stramacchia

cap. 3) La ruggine non dorme mai. Opere di Elia, Panozzo, Patarini, Profeta, Zangrossi

 

Inaugurazione mostre e premiazione: domenica 27 luglio, ore 16.

Ingresso libero 

 

Allestimento delle due mostre

Vernissage e Premiazione

Premio Internazionale "Il Segno". Sesta edizione.

MOSTRA DEI FINALISTI (Pittura/Scultura/Fotografia/Grafica) 

Premio Il Segno

 

Il concorso ha lo scopo di selezionare e promuovere artisti contemporanei a livello internazionale che si distinguano per originalità e qualità delle creazioni.

Il Premio prevede la realizzazione di più eventi espositivi (mostra dei finalisti a Ferrara e mostre dei 3 vincitori dei tre premi principali a Milano) e l’assegnazione di sei primi premi (3 premi principali e 3 premi-segnalazioni). Le mostre personali dei vincitori dei tre premi principali (Premi Vedova, Chagall, Man Ray) previsti dal Concorso si svolgeranno allo Spazio E di Milano in date da concordarsi. Ad ogni vincitore sarà assegnato un curatore che si occuperà della selezione delle opere, dei testi critici e dell’allestimento.

CATEGORIE PITTURA, GRAFICA, SCULTURA e installazioni, FOTOGRAFIA e opere in digitale.


Slide show delle opere finaliste del Premio Il Segno 2014 in mostra a Palazzo Racchetta

Questi gli artisti finalisti in mostra a Palazzo Racchetta, selezionati dalla Giuria tra centinaia di partecipanti,

categoria per categoria.

 

Grafica:

Cattaneo Mark, Congiu Roberta, Fisicaro Lorena, Galuppo Pier Giacomo, Ghilarducci Laura, MacLeod Iain Antony, Malafronte Mauro, Mancinelli Pierpaolo, Markovic Marija, Vitaloni Rita, Yordanov Plamen.

 

Scultura e installazioni:

Bottarelli Chiara, Belloni Giulio, Carluccio Giorgio, Ceredi Luisella, Degli Esposti Abra, Gaspari Claudio, Gilardoni Riccardo, Mancini Matilde, Morozzi Francesca, Nicoli Marco Luigi, Pedrali Fabrizio, Pressato Rosanna, Tarzariol Lucio, Ticchiati Massimo, Zanella Marco.

 

Fotografia:

Anita & Alessio & Demis, Cattaneo Mark, Chiapponi Carlo, Chiarandà Pina, Crivellari Amos, Grapsia Katerina, Lombardo Marco, Marcon Sarah Arianna, Markovic Marija, Sarchini Donatella, Shymanska Irena, Viola Marta.

 

Pittura:

Atanasov Marian Georgiev, Berra Marina, Bizzotto Giusy, Borlenghi Ugo, Brusa Paola, Buyda Yara, Cacciatore Anna Rita, Caldana Claudio, Carbone Antonio, Carella Domenico, Casarotto Tristano, Coccia Gabriele, Conti Roberta, Dal Forno Mariano, Dell'Arno Fabrizio, Demuro Tiziano, Di Domenico Paola, Fabbri Vasari Paola, Failla Betti, Galli Vanessa con Pacella Paola, Grimaldi Filly, Guadagna Claudio, Lautizi Sara, Lazzarini Roberto, Lobosco Serena, Longhitano Ruffilli Laura, Mačiulaitis Greta, Magno Saverio, Marin Luca, Meloni Michela, Meloni Paolo, Mirenda Melo, Miscioscia Luca, Mori Annalisa, Padelli Daniela, Pastorino Barbara, Perilli Antonio, Piccininni Laura, Piccolo Claudia, Pigolotti Gino, Pirani Andrea, Pirela Yajaira, Pitzalis Mercedes, Pontiggia Sergio, Pontremoli Valeria, Popescu Sergiu, Redivo Gualtiero, Rivoltella Jimmy, Roca Piero, Secci Franco, Serratore Antonella, Solares Alejandrina, Tarzariol Lucio, Tolli Gabriella, Valentini Angela, Vecchione Veronica, Vigevani Maria Cristina, Vignato Mara, Vitaloni Rita, Vucci Luigi, Luminoso Clara, Zingarelli Laura.

La ruggine e la luce

Mostra tematica in tre capitoli.

 

Opere di Stefano Accorsi, Simone Boscolo, Andrea Boldrini, Valentina Carrera, Fabio Cuman, Paolo Facchinetti, Moreno Panozzo, Virgilio Patarini, Luigi Profeta, Edoardo Stramacchia, Morgan Zangrossi, Sasha Zelenkevich

 

"It's better to burn out than to fade away cause rust never sleeps" ("Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente, perché la ruggine non dorme mai"), cantava Neil Young nel 1979. E di ruggine che corrode i metalli e di luce sprigionata dalle fiamme è fatta questa mostra. Non solo in senso metaforico. Opere che gridano la loro presenza fisica, materiale sono presentate accanto a quadri che sussurrano il loro anelito alla trascendenza. L'hard ware dei bassorilievi, delle sculture e delle installazioni di Carrera, Panozzo, Patarini, Profeta e Zangrossi convive con il soft ware dei quadri di Accorsi, Boscolo, Facchinetti, Stramacchia e Zelenkevich. Con Luigi Profeta, l'equilibrista, che se ne sta nel mezzo, capace di restare in bilico tra l'una e l'altra cosa, nella stessa opera, che è quadro e piccola installazione al tempo stesso, fatta di oggetti concreti e parti in rilievo e di labili fotografie fissate sulla tela. E Fabio Cuman così hard nelle sculture e soft nei dipinti, e Valentina Carrera hard nei quadri e soft nelle composizioni fotografiche.
Nel 1915 Heinrich Wolfflin ricostruiva la storia dell'arte moderna seguendo le oscillazioni dei secoli tra forme chiuse e forme aperte, tra lineare e pittorico, tra chiarezza e oscurità: tra hard ware e soft ware (appunto) diremmo noi oggi. Oggi, quasi un secolo dopo, artisti della stessa generazione, ovvero la generazione post-moderna, quella delle post-avanguardie, possono essere, indifferentemente, o addirittura al tempo stesso, campioni dell'uno e dell'altro polo. Artefici di opere aperte o chiuse. Oscillando come acrobati tra la ruggine e la luce. Filosofi e artigiani.
Virgilio Patarini

Immagini in dissolvenza. 

Opere di Boscolo, Carrera (fotografia), Cuman, Facchinetti, Patarini, Profeta, Stramacchia, Zelenkevich

Fiat Lux. 

Opere di Accorsi, Boldrini, Carrera (pittura), Facchinetti, Stramacchia

La ruggine non dorme mai. 

Opere di Elia, Panozzo, Patarini, Profeta, Zangrossi