Mostre 7 -19 settembre

Gesto/Gestalt

Opere di Teo Andreani, Andrea Boldrini, Marco Bozzini, Raffaele De Francesco, Bruno De Santi, Josine Dupont, Paolo Facchinetti, Michelle Hold, Maurizio Molteni, Roberto Tortellotti. 

Alma Mater Materia

Opere di Ersilietta Gabrielli, Claudia Giancane,  Fiorella Manzini, Claudia Margadonna, Giuseppe Orsenigo, Elena Schellino, Rosa Spina. 

Corpo/Paesaggio Informe

Opere di Salvo Bonfiglio, Anna Maria Bracci, Franz Canins, Vito Carta, Angelo Conte, Daniela Da Riva, Benedetta Faucci, Tania S. Lepori, Franco Maruotti, Natalia Molchanova, Bruno Moretti Sanlorano, Silvio Natali, Angelo Petrucci

Claudio Bandini, Labirinti dell'anima

 

Inaugurazione: domenica 7 settembre, ore 17.

Ingresso libero 

 

Allestimento delle quattro mostre (foto di Beppe Tassinari)

Alma Mater Materia

 

La forza arcana della materia rievocata ad uno stato quasi primordiale, tanto potentemente, tautologicamente “materiale”, quanto al tempo stesso spirituale e immanente, una sorta di rappresentazione allusiva e moderna di quella che Lucrezio avrebbe chiamato “Natura naturans”.

 

Opere di Ersilietta Gabrielli, Claudia Giancane,  Fiorella Manzini, Claudia Margadonna, Giuseppe Orsenigo, Elena Schellino, Rosa Spina

 

 

Corpo/Paesaggio Informe

 

Il corpo come metafora del Paesaggio e viceversa il Paesaggio visto e vissuto come se fosse un corpo umano: umanizzato. In un rapporto dialettico e fortemente empatico tra Soggetto e Oggetto, tra interiorità esternata ed esteriorità interiorizzata. L’uomo misura del mondo e il mondo a misura d’uomo.

 

 

Opere di Salvo Bonfiglio, Anna Maria Bracci, Franz Canins, Vito Carta, Angelo Conte, Daniela Da Riva, Benedetta Faucci, Tania S. Lepori, Franco Maruotti, Natalia Molchanova, Silvio Natali, Angelo Petrucci

 

 

Gesto/Gestalt

 

Nell’istante in cui la Pittura Informale rinuncia alla narrazione e alla descrizione anedottica della realtà e si affida al puro gesto, alla stesura pura e assoluta del colore sulla tela come segno e campitura, ci obbliga a vedere il quadro per quello che è: un’opera visiva che agisce sulla nostra Percezione, mettendo a nudo le sue strutture profonde.

 

Opere di Teo Andreani, Andrea Boldrini, Raffaele De Francesco, Josine Dupont, Paolo Facchinetti, Michelle Hold, Maurizio Molteni, Roberto Tortellotti

 

 

Claudio Bandini, Labirinti dell'anima

 

Dice di sé l’artista: “ La mia è  un’arte della sopravvivenza, che trae impulso dalla necessità di rovistare i labirinti emozionali della mia anima nell’incessante  ricerca di una  serenità interiore in grado di rendermi in pace con me stesso per esserlo con tutti gli esseri umani. Questa pace interiore, che è accessibile a tutti e che nessuno ci può vietare né rubare perché appartiene alla nostra coscienza, possiede una carica positiva più potente del male, che alla fine sarà destinato a soccombere se la spiritualità  dell’arte contaminerà il comune sentire della società. Il messaggio che se ne può trarre è quello della speranza per un’ umanità spogliata dei suoi valori fondamentali, ma spinta da un bisogno sempre più forte alla disperata ricerca di pace e di serenità. Le serie “ Hearts “, “Emotions”, “Inner life”, “In a Whisper”, “Elsewhere”, “Illimitatezza della forma”  costituiscono i più recenti e più importanti cicli della sopravvivenza delle emozioni e della necessità di condividerle comunicandone la loro più impalpabile e, nello stesso tempo, dirompente consistenza….. Ovvero: della felicità che può essere ricercata solo dentro di noi.”