Mostre 14 giugno-3 luglio: 

Michelle Hold, Blue Mood

Vito Carta , Illusioni di una memoria infedele

Angelo Conte, Allegorie

E prosecuzione di Astrazione Odessa

 

Inaugurazione: sabato 14 giugno, ore 17.

Ingresso libero 

Foto allestimento e vernissage

Michelle Hold, Blue Mood

Fratture ampie segnano e dividono lo spazio, aprono a pennellate larghe, irregolari, piatte. A queste s’intervallano linee sottili costitutive di minimi tracciati poliritmici, penetranti somatizzazioni che registrano la vigorosa rapidità con cui Michelle Hold imprime sul supporto la propria indelebile organizzazione informale. La sua pittura sostiene equilibrismi accumulativi ed esercizi di gesto che smembrano la materia colorata con nitida soggettività, frugando il reale e nel contempo scavando animosamente dentro l’inconscio; automatica si produce una tensione moto-emotiva totalizzante, che filtra invadente per poi implodere - senza leggiadrie superficiali – sulla tela… (Andrea Rossetti)

Michelle Hold è nata nel 1956 a Monaco. Inizia a studiare architettura ad Innsbruck; successivamente amplia la propria formazione in campo artistico e nel disegno di tessuti frequentando corsi a Parigi, New York, Hong Kong, Monaco e Londra. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali, in Italia e all’estero (Venezia, Torino, Milano, Palermo, Ferrara, Pisa, Irlanda, Innsbruck, Colonia, Berlino, Shanghai, Lisbona, Londra). Tra le principali mostre personali segnaliamo nel 2013 “Visioni Sfumate”, Palazzo del Monferrato, “European Abstract Art“, Shanghai M40;2012  "Equilibri Rari " al Castello di Casale Monferrato e “Viaggio“, Galleria Zanuso, Milano. Tra le principali mostre collettive:  2013 “Rosso Vivo “ MRSN Torino; 2012, “La via Italiana all'Informale", Palazzo Zenobio , Venezia e “ Il Sogno dell’Acqua “ a Palazzo Lascaris, Torino. Nel 2011 è stata tra gli artisti presenti alla 54 Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, Padiglione Italia – Palazzo delle Esposizioni, Torino.  Riconoscimenti da Rebecca Wilson , director of  Saatchi Art London for new collection, 2014, nel 2013 Scelta da Saatchi Art per “A Spotlight on Italy “ Vincitrice  del 2nd, 3rd, 5th and 7th  Showcase  2013 on  ARTSLANT, Los Angeles.  Nel 2012 Vincitrice del Premio “Rosso Ferrari “ per l’Arte  Roma , Segnalata per il Premio “Emilio Vedova “ Il Segno 2012. é presente in pubblicazioni nazionali come  “Post-Avanguardia “ e “La via Italiana all’Informale” (entrambe a cura di V. Patarini, Ed. Giorgio Mondadori) ed internazionali come “Hidden Treasure Art Magazine Yearbook 2014 “e  “New Collector’s Book 2014” di Basak Malone. 


Vito Carta, Illusioni di una memoria infedele

Quelle che affiorano nella luce cangiante della memoria di Vito Carta sono immagini inquiete: volti, corpi, scenari… fotogrammi che galleggiano in una luce che cambia, a tratti morbida, tenue, soffusa, a tratti abbacinante e tagliente. La memoria è il flusso, la corrente che le trasporta, le sparpaglia, le accosta, le mischia, le sovrappone, le allontana, le deforma: scompone  e ricompone i contesti in cui le immagini stesse trovano nuove combinazioni, nuova luce, nuovi colori, nuovi significati. Perché Vito Carta sa bene che la memoria è una  compagna infedele  che mente con abilità, ma spesso nei suoi inganni, nelle sue bugie si nascondono rivelazioni spiazzanti e realtà insospettabili. E l’artista, come un giocoliere, usa l’inganno e la menzogna per raccontarci la verità.(V.P.)

Vito Carta, nato nel 1957 a Milano, risiede in un borgo sui colli piacentini. Fotografo free-lance professio-nista. Costantemente e volentieri al margine del discorso 'produttivo' di fotografo, a causa delle personali ispirazioni ed esigenze artistiche, nel 1995 imbocca la strada artistica esponendo per la sua prima mostra al Centro Lavoro Arte di Milano. In seguito concenra l'attenzione alla costruzione di un dialogo più diretto possibile e spontaneo con lo spettatore delle sue immagini. Non impantanato nei nuovi immensi orizzonti delle possibilità digitali, senza rifiutare la tecnologia, ma rivolgendosi allo studio della pittura per esprimer meglio l'enfasi comunicativa, sceglie la via di una fusione sintetica fondata sulla necessaria e vitale pratica espressiva manuale, senza mai abbandonare o disconoscere la matrice di un mondo artistico che è nato fotografia ancor prima di divenir reale.L’esigenza di una sempre maggiore espressivita' comunicativa si convoglia nella tematica stilistica della labilita' dell'immagine e della realtà, sempre vissuta come ricordo autobiografico, ed in quella contenutistica, idealmente contrapposta, tutta volta all’esasperazione ‘violenta’ dell'emotivita’.Tra le varie esposizioni si segnalano le partecipazioni ad Arte Laguna del 2006/7 e il terzo premio nella prima manifestazione, le menzioni al Premio 'Il Segno' presso la gall. Zamenhof e le successive collettive a Ferrara e a Venezia.La realizzazione di sei tavole inserite nella sede di De Agostini a Novara e l'illustrazione di volumi per la Cedam.

 


Angelo conte, Allegorie

Conte attinge ai preziosi insegnamenti della scuola metafisica e di quella surrealista, presupposti che dettano le coordinate strutturali ai suoi dipinti tramite atmosfere sospese tra sogno e realtà, in una dimensione dove i concetti di impossibile e di invisibile si rendono manifesti. Il pittore padroneggia con fermezza le nozioni anatomiche e l'arte del disegno, in modo che i suoi quadri possano alludere a quel reale che studiano con grande forza espressiva. Nelle sue opere regna l'equilibrio, pieni e vuoti si susseguono con ordine, svelando gradualmente la riflessione che egli sottende,  con la stessa capacità narrativa di uno scritto poetico. (…) Con uno sguardo capace di accarezzare il passato più remoto e di renderlo nuovamente attuale, mostrando all'osservatore le intime connessioni che percorrono e uniscono la nostra storia... (Paolo Levi)

Angelo Conte è nato a Latina nel 1958; vive e lavora a Fontevivo (Parma). Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Cascano in provincia di Caserta, si specializza e consegue il titolo di maestro di arti applicate. Successivamente, a Napoli, ha frequentato la facoltà di Architettura ottenendo il relativo titolo di laurea. Sempre nella stessa città entra in contatto con  lo studio del pittore Carlo Rossi, docente di arti visive. Ha compiuto frequenti viaggi di studio in Italia e all’estero soprattutto nella zona nord-europea, dove ha risieduto per circa 20 anni stabilendosi in Svizzera. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Svizzera, Germania, Francia, Stati Uniti, Serbia, Russia, e in Italia. I suoi lavori sono stati esposti in numerosi spazi, in Italia e all’estero. Tra le personali più rilevanti degli ultimi anni, segnaliamo: nel 2011 la personale “Nel segno dell’inconscio” e nel 2008  “Un Italiano Surrealista: Angelo Conte” entrambe svoltesi presso la Galleria Albatross di Mosca; nel 2001 la mostra “Un viaggio al Centro dell’Immaginario Collettivo” e nel 1998 “Angelo Conte e le sue Follie Quotidiane-Surrealismo made in Italy” alla Casa dell’Artista di Mosca. Inoltre ha esposto in numerose altre città come Caserta, Milano, Bologna, Firenze, Torino, Roma, Venezia, St.Moritz, New York, Belgrado, Berlino, Parigi.