MOLOCH

Moloch è il punto di congiunzione tra due artisti e le loro visioni, Gianni Venturi e Lucien Moreau, è lo specchio della natura umana, è un personaggio mitologico, un demone dell’antichità più volte citato in numerose opere letterarie di differenti scrittori in differenti epoche, dal “Paradiso Perduto” di John Milton alle poesie di William Blake, fino alla visione moderna e di interesse contemporaneo che Allen Ginsberg ne dà nel suo famosissimo poema Beat di denuncia “Urlo”.

 

Moloch è il demone del sacrificio, entità leggendaria dalla testa di toro e stomaco di fuoco presso cui venivano immolati i nascituri. Di lui Ginsberg ne dà un riferimento impressionante, descrivendolo non solo come mostro degli estremismi e delle false promesse ma anche come metafora della macchina capitalistica, ingranaggio della società dei consumi che divora giovani anime per ridurre in schiavitù il genere umano, sempre più connesso, sempre più legato a doppio filo alla dittatura del progresso, alla droga del possesso, alla sacra soma del sogno occidentale. Un potere democratico e totalitario, che poi è semplicemente espressione della natura umana più recondita, dall’origine dei tempi.

GIANNI VENTURI inizia a scrivere molto presto. "Involuzione premeditata", la sua opera prima, di poesia, è del 1986 e ha la prefazione di Roberto Roversi. A seguire "Il sogno della palude". "Krystos" è invece il primo romanzo. Segue il libro di racconti "Uomini e Topi" . Nel 2008 esce il romanzo che più ha avuto successo e creato scalpore: "Laksmi Shiva - diario di un assassina", edito da Altromondo editori.

In contemporanea alla scrittura, porta avanti performances di poesia sonora sia in Italia che in Europa. La Fonoprint di Lucio Dalla produce un suo 45 giri. Il disco viene pubblicato sotto lo pseudonimo di René (Marta Collina). Sempre per la Fonoprint esce "bluSottile". Nascono poi gli "Altare Thotemico". Conosciuti più all'estero che in Italia, è in questo gruppo Prog-Jazz-Rock che Gianni sfodera le sue doti di sperimentazione vocale alla Stratos. Questo dono lo porta inoltre in giro per tutta Italia a fare conferenze e seminari sull’uso della voce.

 

LUCIEN MOREAU – anche conosciuto come Eugenio Squarcia, sebbene il nome non sia fondamentale. Scrittore. Conceptual artist. Sognatore. Essere umano, forse. Lavora come graphic designer per prodotti, aziende e progetti culturali, realizzando il concept di alcuni eventi e manifestazioni a Krakòw, Montréal, Taipei, Shanghai, Hong Kong e Bangkok. Solitario figlio della Beat Generation e delle Avanguardie, L.M. partecipa da sempre, suo malgrado, ad un grande e irripetibile esperimento collettivo assieme a miliardi di altri individui più o meno consapevoli, registrato originariamente con il nome di "VITA™". Nei giorni dispari si unisce ad una congrega metafisica di circensi itineranti denominata TEATROSCIENZA, fondata da Alex Gezzi (...) L.M. trova piacere nel realizzare film incomprensibili (...). Chiaramente, egli ama diffondere il meno possibile le sue opere, lasciando agli ignari l'onore di ignorarlo. Non ancora contento, quando non è Altrove, occupa il tempo rimanente cercando di stabilire un difficile equilibrio con il proprio sé attraverso la musica. Compositore e musicista (...) Collabora, live e in studio, con artisti nazionali e internazionali di qualsiasi natura poetica. Respira, anche. Sovente beve acqua. Di lui non si sa altro. Eppure ci sarebbe molto di più da dire. È nato su un'isola e morirà su un'isola. Nel frattempo, cerca nuove strade per raccontare il DENTRO.

 

Post Scriptum – A volte L.M. scrive cose inutili, come ad esempio questa scheda biografica.