IL CERCHIO DELLA VITA

Dopo le pubblicazioni sotto il nome del suo alter ego Margaret Lee, la realizzazione di colonne sonore per documentari, spettacoli teatrali e le collaborazioni con alcuni dei nomi più rispettati del panorama musicale e culturale, questo è il primo disco interamente solista, al quale Marighelli sente l'esigenza di attribuire il proprio nome e la propria identità, senza filtri e senza maschere. È dunque di Giacomo Marighelli, l'opera che uscirà con il titolo “IL CERCHIO DELLA VITA”. Nel 2014 Giacomo ci ha dato un assaggio come cantautore con la canzone La ragazza invisibile, la quale ha dato l'inerzia per creare questo nuovo album. Qui puoi ascoltare La ragazza invisibile: https://youtu.be/14M4OTjp2vA .

 

Un disco essenziale

È in un casolare isolato, tra le cicale e i grilli di una torrida estate, che nasce Il Cerchio della Vita, e che cresce, alimentandosi di una poesia che Giacomo travolge d'Amore. L'Amore, nella sua accezione più ampia. L'intento è di portare in musica la Bellezza in sé dell'Amore, ovvero di ciò che siamo noi esseri umani naturalmente. Un album di pura poesia, una produzione “in togliere”, che scarta il superfluo, e porta al massimo della loro espressività gli strumenti essenziali: chitarra acustica, chitarra elettrica e voce.

 

Le canzoni

Ogni canzone narra un episodio a sé, ma l'intenzione è l'elevazione, l'astrazione. Benché l'ispirazione nasca dal particolare e veicoli istanze personali, è ad un significato universale che esse tendono.

L'Amore di cui ci parla Giacomo infatti, pur coinvolgendo nello specifico solo due persone, sprigiona un'energia il cui spettro di influenza travalica le vite dei soli protagonisti, e genera una Coscienza individuale che è anche patrimonio collettivo, una Coscienza che parte dal singolo, dai singoli, e che diventa in senso ampio Coscienza dell'umanità: Sviluppare Coscienza con Amore.

 

Guarda il primo videoclip Avrei voluto masticare il tuo cuore: https://youtu.be/q-zS9vQkmTE .

GIACOMO MARIGHELLI

Giacomo Marighelli è nato a Ferrara, città in cui attualmente vive. Artista poliedrico, appassionato di tarologia metagenealogia, ha pubblicato tre album musicali con lo pseudonimo di Margaret Lee vantando la partecipazione diretta e indiretta di vari artisti, tra cui Giorgio Canali e Alejandro Jodorowsky. Ha prodotto musiche per documentari e spettacoli teatrali firmandole col proprio nome; alcune canzoni sono state scelte dalla documentarista Rita Bertoncini per il suo film Una nuova scintilla candidato al David di Donatello 2015. Giacomo ha inoltre pubblicato tre libri di poesie e, oltre ad occuparsi per interesse personale a filmati video, si occupa di spettacoli teatrali svolti nell'improvvisazione. Nel 2015 ha fondato il Movimento Nullo con l'artista Lucien Moreau, assieme al quale ha messo in scena in una galleria d'arte di Ferrara il primo Effimero Nullo, spettacolo durato 40 ore ininterrotte.

 

 

DISCOGRAFIA

2015 | Friedrich Cané & Gicomo Marighelli - del movimento dei cieli (Album)

2015 | Giacomo Marighelli - In The While (Soundtrack)

2014 | Giacomo Marighelli - La Ragazza Invisibile (Singolo)

2014 | Vuoto Pneumatico (Gianni Venturi & Giacomo Marighelli) – Vuoto Pneumatico (Album)

2014 | Giacomo Marighelli - Metempsychosis (Soundtrack)

2013 | Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli (Album)

2012 | Giacomo Marighelli - L'ultimo spenga la luce (Soundtrack)

2012 | Margaret Lee presenta: La ballata di Belzebù (Album)

2009 | Margaret Lee presenta: E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce (Album)

 

DICONO DI GIACOMO MARIGHELLI

- "[...] segna l’inevitabile confine, tra prodotto di mercificazione e piccola opera d’arte." (IndiePerCui, 2015; album Del movimento dei cieli)

- "[...] una struttura solida e una complessità totale che non si possono ignorare." (Traks, 2015; album Del movimento dei cieli)

- "Un prodotto di alta avanguardia, molto attuale, che non deve passare assolutamente inosservato. 7/10" (Distorsioni, 2015; album Vuoto Pneumatico)

- "[...] un esempio didattico a favore di una nuova - almeno per alcuni - possibilità di far cultura, abbattendo paletti e barriere che qualcuno ad arte costruisce per noi. Voto massimo per Vuoto Pneumatico." (Mat2020, 2015; album Vuoto Pneumatico)

- "[...] il merito va a questi due manipolatori di brividi che sfogano grandi numeri e altrettanti nuclei di bellezza. 8/10" (Indie For Bunnies, 2015; album Vuoto Pneumatico)

- "[...] un riuscito connubio tra i più interessanti che mi sia capitato di sentire in Italia! La classe non è certo acqua ed i due ne hanno da vendere!" (Audiofollia, 2015; album Vuoto Pneumatico)

- "AFFASCINANTE" (Rockerilla, 2015; album Vuoto Pneumatico)

- "il genio disturbato e incomprensibile di Giacomo Marighelli" (Mescalina, 2014; album Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli)

- "[...] reading audace che ricorda Allen Ginsberg, accompagnati da un sound sempre convinto." (Indie Italia, 2014; album Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli)

- "OTTIMO LAVORO" (Rockerilla, 2014; album Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli)

- "49 minuti d'inquietudine e rabbia scaraventate in pieno viso, urticanti come gocce di limone stillate negli occhi senza soluzione di continuità. 7/10" (Rumore, 2013; album Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli)

- "Giacomo dimostra in queste undici tracce una raggiunta maturità artistica, un’inconfutabile capacità di scrittura, e grandi doti di musicista" (OndaRock, 2013; album Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli)

- "Marighelli è geniale ed ha davvero composto un album coi fiocchi, insolito ed imprevedibile, pieno di fascino dark e al tempo stesso di originalità……e si conferma come uno dei nomi più ”alternativi” che ci siano in circolazione nel panorama italico (e la definizione non è scelta a caso, assolutamente)." (Audiofollia, 2013; album Margaret Lee presenta: Giacomo Marighelli)

- "sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo artista che riesce a mescolare così tanti generi ed avere una grandissima fantasia; un download ed un ascolto è davvero d'obbligo." (Roba da rocker, 2013; album Margaret Lee presenta: La Ballata di Belzebù)

- "The album works incredibly well as a whole and it's definitely the best way to appreciate what Margaret Lee are trying to do. The instrumentation veers between punk rock urgency and something altogether stranger; it's a balance the band get just right. The Ballad of Beelzebub has all the sex, danger and mystery you can handle and for 40 minutes you're completely under its spell. Life is strange and thankfully, so are Margaret Lee. 7/10" (Soundblab, 2013; album Margaret Lee presenta: La Ballata di Belzebù)

- "Del resto Margaret Lee sembra avere tutte le carte in regola per imporsi come una delle band di punta all’interno del panorama indipendente nazionale del futuro." (Caffè News, 2012; album Margaret Lee presenta: La Ballata di Belzebù)

- "Un album che suonerà come attuale ancora per vari anni. 8/10" (RockGarace, 2012; album Margaret Lee presenta: La Ballata di Belzebù)

- "Disco contro, accuse, malaffare, pedofilia, amarezze, apocalissi formato tascabile e noise, noise, noise per accompagnare l’urlo demoniaco di Lee che fa a pezzi ogni forma-canzone nel senso stretto del termine. 4 stelle su 5" (Rockambula, 2012; album Margaret Lee presenta: La Ballata di Belzebù)

- "Un album che ha nella struttura delle liriche, a volte criptiche ma mai banali e spesso dotte, e nella buona empatia del duo, i suoi punti di forza. Perché di questo si tratta di un Elogio alla Follia." (Radio Cage, 2012; album Margaret Lee presenta: La Ballata di Belzebù)

"Negli ultimi tempi la città di Ferrara è soggetta a un forte interesse musicale [...]" (Mescalina, 2009; album Margaret Lee presenta: E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce)

- "Mettete questo disco sul vostro Ipod e andate in un Centro Commerciale della vostra città [...]" (Shiver, 2009; album Margaret Lee presenta: E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce)

- "la nostra malridotta penisola sonora ha un disperato bisogno di personaggi come lui." (Radioland, 2009; album Margaret Lee presenta: E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce)